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Nelle mie mani il tuo spazio diventa casa. Centimetro per centimetro.

Dettaglio di un progetto di retail design progettato da Elena Rogna per una gastronomia.

Ogni interior designer ha un tratto distintivo. Il mio è quello di pensare agli spazi come la somma di tanti microelementi, che dialogano tra loro ma sanno anche vivere di vita propria. I miei progetti non seguono mai le mode, ma trasformano in realtà un’idea di casa unica, che resiste allo scorrere del tempo.

Mi imbatto quasi sempre in clienti che desiderano vivere in modo molto personale lo spazio domestico, seguendo le loro abitudini e il loro stile di vita, ma soprattutto le emozioni che associano all’abitare. Case di questo tipo difficilmente possono essere vestite solo con arredi di serie, uguali per tutte. Ed è per spazio di questo tipo che mi esprimo al meglio con i miei progetti.

Partire con il piede giusto

Il mio lavoro inizia sempre con un incontro: mi piace tessere relazioni che hanno l’intimità di chi si guarda negli occhi e si racconta con sincerità.
Il primo appuntamento non è vincolante, ma se ci piacciamo inizio a lavorare al brief di progetto e alle prime bozze, rigorosamente disegnate a mano.

Nel brief mi faccio guidare dalle parole chiave che il cliente cita in modo disordinato e cerco di trovare il filo che restituisce un senso d’insieme. Le traduco poi nella mia lingua, quella delle sensazioni cinestetiche e delle forme che popolano lo spazio.
E con quei primi schizzi su carta formalizziamo la collaborazione in modo altrettanto sincero.

La designer Elena Rogna durante una fase della progettazione di un punto vendita, insieme al cliente.
La designer Elena Rogna al PC, mentre lavora alla progettazione in 3D di uno spazio domestico

Dallo schizzo al disegno architettonico

Dall’approvazione delle prime bozze inizio a cercare il mood definitivo: modello il progetto in 3D e lo renderizzo per capirne luci, colori e proporzioni corrette.

In questa fase lavoro con gli artigiani per definire nel dettaglio i costi di realizzazione complessivi, allineandoli con il budget dato dal cliente.

Da sogno a realtà

È questo il momento in cui il progetto inizia a prendere forma: il disegno architettonico viene tradotto in disegno tecnico e ciascun arredo viene ingegnerizzato. Ma niente paura: al cliente riservo un disegno comprensibile, in cui possa leggere anche in autonomia come il suo sogno sta diventando realtà.

La magia non la faccio mai da sola, ma è il frutto di un lavoro di squadra oliato da anni di collaborazione.
Si tratta dei preziosi artigiani con cui lavoro abitualmente. Tutti i nostri progetti sono nati in un clima di stima e supporto reciproci, tessuti da interminabili dialoghi e rifiniti da un’attenzione maniacale al dettaglio. 

È alle loro mani esperte che affido il progetto tecnico, una volta approvato.

Fino a casa tua

Mentre gli arredi prendono forma nelle officine artigiane, mi piace aggiornare il cliente con immagini di cantiere e tenere traccia di ogni fase realizzativa.

Sono presente anche durante il montaggio e – se necessario – anche dopo, per le rifiniture.
Insomma a un’idea che prende vita dedico tutte le mie cure, perché la gioia più grande è vederla diventare spazio abitato.

Lavoriamo insieme?

Mentre gli arredi prendono forma nelle officine artigiane, mi piace aggiornare il cliente con immagini di cantiere e tenere traccia di ogni fase realizzativa.

Sono presente anche durante il montaggio e – se necessario – anche dopo, per le rifiniture.
Insomma a un’idea che prende vita dedico tutte le mie cure, perché la gioia più grande è vederla diventare spazio abitato.

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